A entrarci, da Libri al sette, ci si sente semplicemente a casa. A casa di Carmen Legnante, che poi diventa la propria in un minutaggio molto corto. I libri, scelti con cura: i vantaggi di un’indipendente, direbbe qualcuno. Le capacità di un’intelligente libraia, aggiungo io.
Carmen, quali i vantaggi e gli svantaggi di un’indipendente oggi?
I vantaggi sono sicuramente la libertà di scelta e di operare: scelgo io quali libri proporre, per quanto tempo, chi invitare. Un altro grande vantaggio è la possibilità, con alcuni editori, di instaurare un rapporto diretto con condizioni economiche vantaggiose per entrambi. Gli svantaggi riguardano sicuramente lo scarso potere economico e un meccanismo, tra grossisti e distributori, poco snello per chi ha, appunto, un potere economico basso. Tra acquisto e accredito rese passano diversi mesi nei quali rimani “a sbalzo” e hai un credito non esigibile. Poi se ti affidi ad un distributore questo cerca di piazzarti molte copie per titolo, ma io non posso prendere venti copie di un titolo solo, soprattutto per questione di spazio. Allora entra in scena il distributore più piccolo, dal quale puoi prendere anche solo 1 copia di un titolo, ma questo vuol dire che si inserisce un altro soggetto che prende una parte dei guadagni. E, problema non da poco, c’è la questione del reperimento titoli e dei tempi di consegna, che devono far concorrenza alle vendite on-line (in 24 ore ti consegnano il libro a casa!). Insomma, si cerca di fare il possibile per mantenere un buon rapporto con il cliente e per far quadrare i conti.
E poi un grande svantaggio è dover spiegare perché non puoi fare gli stessi sconti che fanno nelle librerie di catena!
Una libraia può avere dei libri preferiti? Se sì, quali?
Ti cito un paio di libri preferiti ante libreria: La casa degli spiriti di Isabelle Allende e 1Q84 di Haruki Murakami. Libri preferiti da quando ho la libreria Fulmine di Lello Gurrado, La quarta parete di Sorj Chalandon… Ma ce ne sarebbero tanti altri. Sì, lo dico apertamente anche ai lettori che vengono da me che ci sono libri preferiti, e li consiglio sempre.
Quanto pesa la presenza di una realtà come Amazon (e suoi affini)?
Parliamo di Amazon? Non credo che sia il male assoluto. Chi non ha mai comprato su Amazon? Quello che dico io è: vuoi comprare su Amazon? Ok, ma ti prendi tutto il pacchetto, con il rischio di acquistare qualcosa non in linea con le aspettative, senza il consiglio di una persona competente.
È capitato qualcuno che è venuto a chiedermi consigli per poi comprare su Amazon. La seconda volta gli ho detto di fidarsi delle classifiche di Amazon.
Secondo me chi comprende il valore del negozio di quartiere non va da Amazon e anzi, diventa tuo cliente. Chi capisce che due euro risparmiati su un libro sono un investimento per il paese e la comunità e sono il valore di un rapporto umano, quelle persone sono già “tue”.
Cosa cerca chi viene da te? Che letteratura, che libri?
Chi viene da me cerca soprattutto il consiglio.
Chi viene da me difficilmente guarda e sceglie da solo.
Chi viene da me vuole il mio parere.
Infatti libri che non mi sono piaciuti so che posso renderli, perché non li vendo!
Per quanto riguarda la sezione bambini chi viene da me vuole il libro particolare che non trova da altre parti (nella grande distribuzione e nelle catene) e anche qui vuole il consiglio, il libro più adatto per immagini e messaggio.
Nella consegna di un libro ad altre mani c’è più della semplice vendita di un prodotto: ti prego, non smentirci.
Quando vendo un libro non è solo un libro che se ne va, a volte, se mi è piaciuto particolarmente, soffro di sentimenti ambivalenti, da una parte mi dispiace quasi separarmene, dall’altra non vedo l’ora che lo legga qualcun altro.
E poi c’è sempre un po’ di timore per la grandissima responsabilità che sento… Consigliare un libro è difficile, ma se poi indovini è come aver conquistato una persona, la sua fiducia: cosa c’è di più bello?
Una delle soddisfazioni maggiori è quando torna un lettore e mi ringrazia per il consiglio. In quei momenti so che sto lavorando bene e che non posso mollare.
C’è un libro particolare, una frase, che pensi spesso quando sei qui?
È una frase, di Frida Kahlo, che ho scovato solo recentemente, ma che credo si adatti perfettamente a me come persona e come libraia: “Non come chi vince sempre, ma come chi non si arrende mai”.
Ph: Alessandra Fuccillo
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