Intervista a Giorgia Operti
Libreria indipendente Cuore d’inchiostro di Fossano (CN)
di Silvia Guberti
Fossano è tristemente diventata virale all’inizio del 2023, allorquando il sindaco della città piemontese, in risposta a un consigliere che chiedeva di salvare nel bilancio l’investimento in libri per la biblioteca comunale, dopo una risatina, rispondeva: «Io non ho mai visto dare da mangiare alla gente con i libri».
Ma a Fossano succedono anche cose buone, come l’apertura – ad aprile 2023 – di una nuova libreria indipendente, “Cuore d’inchiostro”. Ad aprirla una donna coraggiosa, Giorgia Operti. Una via tutt’altro che in discesa, quella scelta da Giorgia, che come ogni libraio indipendente si è trovata presto alle prese con un mercato che predilige spesso l’acquisto tramite i soliti colossi delle vendite online.
Il sogno di Giorgia è ora a rischio, ma vogliamo provare a sfatare le parole del sindaco, e dire che sì, con i libri si può mangiare. Ogni libraio indipendente è una risorsa per la comunità in cui è inserito, una Wikipedia della letteratura con però un cuore che pulsa.
Andiamo allora a conoscere Giorgia e la sua libreria più da vicino.
Ciao Giorgia, raccontaci qualcosa su come è nata Cuore d’inchiostro e qual è il suo carattere distintivo.
Ciao! Prima di tutto vorrei ringraziare per lo spazio che mi avete dedicato, per me significa molto.
Cuore d’inchiostro credo sia nata insieme a me. Ho sempre sognato di aprire una libreria tutta mia. Il mio percorso come libraia inizia presso Stella Maris di Fossano, grazie all’iniziativa Garanzia Giovani. Ho lavorato come dipendente tra il 2015 e il 2019 e poi dal 2020 come responsdabile, fino a quando nel 2022 si è reso necessario chiudere l’attività. Rifiutai la proposta di andare a lavorare nella sede Stella Maris di Cuneo perché già mi ronzava in testa l’idea di fare quel passo per cui avevo lavorato tanto nel tempo: avevo la possibilità di realizzare il mio sogno e questi sono treni che passano una volta sola nella vita. Così a distanza di pochissimi mesi dalla chiusura di Stella Maris, precisamente il 1 Aprile 2023 ho aperto Cuore d’Inchiostro.
Il suo carattere distintivo è l’accoglienza: questa non è soltanto una libreria, ma un luogo gentile in cui ognuno può varcare questa soglia anche solo per passare del tempo insieme, libero di esprimere la propria opinione e di definire Cuore d’inchiostro un po’ casa. Chiacchierando insieme (di libri ma non solo) si impara tantissimo e credo che avere a che fare con persone che portano culture, religioni e stili di vita diversi mi arricchisca e mi faccia scoprire mondi nuovi.
Qual è la tua clientela? Che cosa predilige?
Come accennavo la mia clientela è molto varia: ci sono ragazzini che leggono libri young adult, signore che amano il romance e vengono a farsi consigliare le ultime novità nel mondo della letteratura rosa, amanti del true crime, tanti bimbi che si dedicano insieme a mamme e maestre agli albi illustrati, ma soprattutto le mie streghette e i miei maghetti. Ho una piccola fetta di clienti affezionata che ha una predilezione per il fantasy e l’esoterismo. Che sono poi le mie passioni personali ed è ciò che con tanta dedizione sto cercando di far diventare il pilastro portante della libreria. C’è chi va alla ricerca di se stesso attraverso libri di meditazione o sufi, chi vuole studiare le erbe, chi la metamedicina, chi vuole imparare a leggere i tarocchi o scoprire il potere dei minerali, chi invece ama viaggiare in luoghi misteriosi popolati da fate e draghi e quindi si butta a capofitto sulle ultime uscite fantasy.
Frequentando la tua libreria, ho notato che hai un certo interesse per il panorama editoriale indipendente. Quali editori segnaleresti ai tuoi potenziali clienti?
Sì, amo particolarmente dare spazio alle case editrici indipendenti. Non ho nulla contro i grandi colossi del commercio editoriale, sia chiaro. Però ho sempre pensato che fosse giusto dare visibilità a autori meno conosciuti o esordienti. Ho letto dei romanzi e dei saggi veramente bellissimi che ho consigliato in più occasioni. Mi piacerebbe nominarle tutte perché ognuna ha il suo tratto distintivo, ma sarebbe un elenco infinito. Per prima Mediterranee che è stata colei che mi ha permesso di svoltare nel mondo dell’esoterismo. Poi Safarà che ha pubblicato “Povere creature!” e altri capolavori della narrativa sia italiana che straniera. Successivamente vale la pena nominare anche Alter Ego e ABEditore che con le loro grafiche interne e di copertina riportano quelle atmosfere gotiche che tanto mi affascinano. Ultimo ma non per importanza La Compagnia del Libro con le sue pubblicazioni per bambini e ragazzi caratterizzate da storie che trattano argomenti delicati e le meravigliose illustrazioni. Citerei ancora Yume, conoscere Katia e suo marito è stato davvero prezioso.
Se dovessi descrivere la tua libreria con soli tre aggettivi, quali sceglieresti?
Accogliente, perché ognuno viene accolto con un sorriso e invitato con entusiasmo a tornare. Gentile, perché solo con la gentilezza possiamo distinguerci. Infine direi che è una libreria “retrò”, di altri tempi, in cui si predilige il rapporto umano che ultimamente si sta un po’ perdendo.
L’acquisto online dai titani dell’e-commerce è ormai preponderante Quale apporto pensi, invece, di poter dare a chi si approccia alla tua libreria?
Ho sempre pensato che la scelta del libro fosse una cosa molto personale e sicuramente non così scontata. Quando si acquista o si regala un libro ci vuole una certa attenzione all’esigenza personale o della persona che lo riceverà. Capita che acquistando online ci si faccia attirare da ciò che sembra rispecchi ciò che cerchiamo, ma che in realtà non è niente di tutto questo. Il mio compito è quello di aiutare, guidare e accompagnare il cliente nella scelta che più si confà alla situazione. L’empatia che offro in veste di libraia non esiste quando si è davanti a uno schermo. Quando il cliente entra in libreria chiedo sempre con una chiacchierata quel qualcosa in più per capirlo o per capire il destinatario del dono. Questo perché, per fare un esempio, la persona in questione vuole un romanzo in particolare, ma ha appena subito un lutto e dentro quel romanzo si parla di una situazione simile che la farebbe soffrire leggendolo; potrebbe rivivere tutto e magari in questo momento ha bisogno di leggerezza. Basta un cenno, un passaggio, un paragrafo a rendere il libro doloroso e al contrario a renderlo un piacevole ricordo di lettura. Diciamo che è una piccola attenzione in più che una piattaforma non dà. E anche le recensioni che si leggono possono essere utili fino a un certo punto. Conoscere almeno un po’ chi si ha davanti è fondamentale.
Se dovessi selezionare tre libri poco conosciuti che proponi a Cuore d’inchiostro e che per te sono dei must have, quali consiglieresti?
Mi sono già giocata il jolly Povere Creature! quindi ne indicherò altri tre che mi hanno colpita nel profondo. Il primo sicuramente è Medusa di Martine Desjardins, un romanzo metaforico brillante che narra di vergogna, oppressione, vendetta e riscatto. La protagonista è una ragazza soprannominata Medusa a causa di una grave malformazione agli occhi ed è un personaggio molto forte. Il punto forte del romanzo è la caratterizzazione psicologica dei personaggi, ma non voglio trascinarmi oltre, evito spoiler!
Il secondo libro poco conosciuto che amo consigliare è Teddy: un thriller paranormale i cui protagonisti sono un bambino con un’amica immaginaria e la sua babysitter ex tossicodipendente. Il finale lascia a bocca aperta.
Il terzo libro è un albo illustrato. So che solitamente si pensa che gli albi illustrati siano solo per i piccoli, ma questo è speciale: si può condividere a tutte le età e il suo titolo è Lei. Si tratta di una narrazione attraverso tutto ciò che la donna è, può essere e vuole essere. Temi delicati vengono accarezzati con dolcezza e messi a disposizione del lettore per essere portati fuori dalle pagine, magari con uno scambio di opinioni e di idee che questo libro suggerisce.
Qual è la parte più felice del tuo lavoro?
Direi che la parte più felice del mio lavoro è poter aprire la porta della mia libreria tutti i giorni ed essere consapevole del tesoro che rappresenta.
E la più infelice?
La più infelice purtroppo è anche quella più concreta perché Cuore d’Inchiostro è in seria difficoltà economica.
Vorrei poter dire che quello descritto nella risposta sopra basta a sopravvivere, ma non è così.
Credo sia il problema di tante librerie indipendenti che devono combattere contro colossi dell’e-commerce, franchising e atteggiamenti della società che sono diventati parte del nostro essere ma che non ci accorgiamo essere molto insani: la fretta, la comodità e la facilità con cui il prodotto arriva tempo zero a casa tua fa si che succeda quello a cui accennavo prima, la perdita del rapporto umano e di conseguenza succede che pensiamo che possiamo farne a meno. È così che piano piano le attività vanno a morire.
Io non voglio che succeda questo e sto cercando aiuto che purtroppo le banche non mi concedono.
L’alternativa che ho trovato è aprire un crowdfunding sulla piattaforma Eppela, una forma d’aiuto facilmente accessibile che spero trovi riscontro in chi crede ancora nelle piccole realtà come Cuore d’Inchiostro.
Se volete aiutare Giorgia e la libreria Cuore d’Inchiostro potete farlo cliccando qui.
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