ovvero
come rubare dialoghi improbabili e trarre vantaggio dal pendolarismo per i propri beceri fini.
di Silvia Guberti
Uno degli esercizi maggiormente consigliati agli aspiranti scrittori, derivato dal fatto che è davvero complicato scrivere buoni dialoghi, è questo:
Sedetevi in un luogo pubblico, il treno con cui andate a lavorare la mattina andrà benissimo. Rifuggendo la vostra naturale misantropia mettetevi vicino a qualcuno, tipo una coppia di attempate pendolari della prima ora. Adesso ascoltate. Prendete un taccuino o il cellulare e, facendo finta di niente, scrivete quello che dicono. Nel caso usiate il taccuino datevi l’aria da poeta maledetto. Vi lasceranno in pace, funziona sempre.
È esattamente quello che sto facendo ora.
Signora A, accento spagnolo, mulher caliente dal rossetto rosso che con l’unghia ricostruita si gratta a fondo l’orecchio sinistro. Molto a fondo, tanto che ho quasi l’impeto di urlare: “Fai attenzione al cervello!”
Signora B: mani da lavoratrice, poco trucco, giusto per correggere. Sulla sessantina.
B: (salendo pochi istanti prima della partenza del convoglio) Ma ero in ritardo?
(Sì era in ritardo)
A: Siamo in RRRitardo di 4/5 minuti (non è vero, sono solo 2)
B: Non sono uscita per niente da venerdì. Con la pioggia, la schiena…
A: Ohio, hai detto schiena! (Come a dire, e io che devo dire?)
B: Oggi è stretta (guardano il telefono). (Fa vedere una foto sul telefono a A) Guarda, nel box!
A: Mirala… così dovevano sempre tenerla lì
C: Tutto ok, va bin vai solo piano. Ciao Ci
B: Mi preparo, subito sennò… non voglio arrivare fino a Racconigi
A: Mm mmm
B: (ride da sola)
A: Non capisco dove siamo
B Io sento caldo
A: Questo treno è sempre uguale
B: Io quando salgo salgo di qua. Buon inizio settimana
A: Anche a te. Quando ci vediamo?
B: Mercoledì
A: Ah, non domani
B: No, faccio la prova
A se ne va. C si sposta al sedile di fronte, probabilmente infastidita dalla mia sciarpa voluminosa. L’omino della voce registrata del treno parla. Sono certa che le sue conversazioni sarebbero più utili ai miei scopi.