Vuoto Imperfetto
di Willy Zini
Enso
Per una volta, affrontando la recensione di un libro, ho deciso di partire dalla copertina, perché “Vuoto imperfetto”, di Willy Zini (Aletheia Editore), non è solo contenuto ma anche contenitore, e tutto, a partire dalla copertina, dà un certo corpo, una certa fisicità all’opera.
Cos’è Enso? Enso è il cerchio dell’illuminazione e dell’infinito, rappresenta il tutto, ossia l’universo, e il niente, ossia il vuoto assoluto. Ogni Enso è unico e racchiude in sé l’essenza di chi lo disegna. Tradizionalmente il cerchio è tracciato con un’unica pennellata, senza nessuna possibilità di correzione: si pensa infatti che solo una persona spiritualmente e mentalmente completa possa produrlo.
Enso a colori invertiti: vuoto imperfetto.
L’opera
“Vuoto imperfetto” è una raccolta complessa, a tratti volutamente ostica, di 44 componimenti, che assume nella sua interezza le sembianze di un trattato filosofico in versi: la filosofia perde l’abitudine alla prosa per acquisire il linguaggio della poesia. Troviamo Nietzsche, Platone, Socrate, rivisti alla luce della contemporaneità e di una certa perdita di senso che di fatto l’affligge. Il vuoto ricorre come un mantra nelle sue varie coniugazioni: abisso, precipizio, angoscia davanti al costante dubbio dell’esistenza, racchiuso nella ricerca di una verità superiore e definitiva che, per sua stessa natura, appare a conti fatti irraggiungibile.
Nell’opera di Willy Zini passato e presente si intersecano in un confronto continuo che tenta di dire l’indicibile.
Il linguaggio è variegato, ricco di riferimenti al mondo classico, specialmente greco e mitologico. Non manca l’utilizzo dell’inglese, del latino e del tedesco che, complessivamente, sottende una pregevole proprietà lessicale ed anche un certo ardimento.
Suoni onomatopeici, ossimori, accostamenti inusuali punteggiano i componimenti di “Vuoto imperfetto”, creando giochi di suoni e significati interessanti.
Lethe et Praxis
La pelle è segno
sperma il pensiero
feconda sempre
nuovi corpi
in pensiero.
È praxis
il senso del sentire
che vive al vivere
dell’attimo e muore
assenziente
nel divenire
del diveniente.
L’autore
Willy Zini nasce a Bormio (SO) nel 1990. Le sue poesie sono state pubblicate in diverse antologie poetiche e riviste letterarie. Se dovessi definirlo lo chiamerei “Poeta della contraddizione”. La sua produzione è consultabile sul suo blog personale, “Vuoto imperfetto” è la sua quarta pubblicazione.
Edito da: Aletheia Editore