Il Trasloco
di Paola Dalla Valle
La storia da fuori, la trama
Claudia è una giovane donna colta ed intelligente che, a discapito delle sue indubbie doti, è costretta a fare i conti con il fallimento del proprio matrimonio e con esso dell’idea di stabilità e condivisione tanto accarezzata. Si trova così sola, alle prese con il trasloco post-separazione, in una di quelle case piccole ed arredate che fanno molto studente universitario fuori sede o lavoratore in trasferta. Insieme ai pochi oggetti recuperati dai cocci della vita matrimoniale, dalla valigia fanno capolino i ricordi legati ad un passato troncato di netto e mai veramente metabolizzato. Claudia si rende così conto che se vuole ricominciare a vivere deve dare un senso alle esperienze vissute. Per farlo dovrà ripercorrere le tappe della sua esistenza senza preconcetti, guardando le cose per quello che sono state e prendendo coscienza dell’evoluzione che Claudia stessa ha visto compiersi dentro e fuori di sé.
La storia da dentro, fallimento e rinascita
Il trasloco, romanzo d’esordio di Paola Dalla Valle, è una storia profondamente umana, complicata e semplice allo stesso tempo, come solo le storie umane possono essere. Romanzo di formazione dalle spiccate caratteristiche introspettive, indaga tra le pieghe della coscienza di chi si trova a fare i conti con il fallimento, con i rimpianti, con la necessità di ripartire da zero. E tuttavia lo fa senza lasciarsi andare alla tristezza, senza crogiolarsi nella disperazione della fine, ma tutto proiettato verso le possibilità di un nuovo inizio, di una rinascita che diventa sfida e come tale difficile, ma accattivante. Il protagonista è l’amore che si manifesta come sentimento e passione nei confronti dell’altro, ma anche come compassione nei confronti di se stesso e di accettazione della propria vulnerabilità.
Lo stile
Lo stile di Paola Dalla Valle, fortemente intimo, si avvale di una scrittura fresca e leggera, che ne smorza la profondità dei contenuti dove un maggiore indugio nella prolissità ne inficerebbe invece la godibilità. La scrittura di questa autrice è invece matura al punto giusto da potersi permettere di trattare anche il dolore con una semplicità che lo rende immediatamente comprensibile, senza per questo renderlo indigesto. L’uso del flashback, unito alle descrizioni di una bellezza a tratti commovente, rende possibile l’immedesimazione del lettore nella protagonista al limite della fusione. Assolutamente immaginifiche le descrizioni della campagna umbra, dalle quali trasuda l’amore di chi scrive per le suggestioni del paesaggio.
L’autrice
Paola Dalla Valle è nata a Vicenza, ha studiato Lettere all’Università di Padova ed è un’eroina post moderna, avendo insegnato nel medesimo liceo per oltre 25 anni senza essere salita alla ribalta della cronaca nera. Avete presente gli studenti del liceo? Io molto bene: sono stata una di loro, e neanche delle più mansuete!
Ha lasciato per molto tempo da parte la scrittura per dedicarsi completamente all’insegnamento, ricominciando solo un anno fa e vincendo recentemente un concorso letterario, il primo a cui ha partecipato, con il racconto La Classe ora inserito nell’antologia Racconti nella Rete 2017 edita da Nottetempo.
L’estratto
“Aveva assorbito l’insicurezza dell’altro facendola propria ed era diventata poco per volta e, cosa peggiore, consapevolmente, come lui la voleva: inconcludente e insoddisfatta. Era quello un modo di atteggiarsi che al suo ex piaceva molto perché mimetizzava l’inetto sotto la maschera dell’intellettuale tormentato dall’estenuantte ricerca di sé.”
Per chi
Per chi vuole riconciliarsi con il proprio passato, chi ha rotto da poco, chi vede davanti a sé un futuro dai contorni sfumati e poco rassicuranti, e per questo si dota di una torcia e tanto coraggio. Per chi vuole credere che il meglio deve ancora venire.
Edito da: ERETICA Edizioni