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Le Mezzelane

 

Padiglione 1, stand D43, regione ospite d’onore del Salone: le Marche. Ospiti degli ospiti d’onore, dietro a un angolo del bancone, ci sono due donne che sembrano sapere cosa dire e dirlo anche bene, infatti chi si ferma da loro si vede lontano un miglio che ci prova proprio gusto non solo a sfogliare i libri, ma a farsi consigliare, ad approfondire. E se ne va il più delle volte con un libro in mano. 

Aspetto con gioia il mio turno, in fondo ho già fatto Oval – Padiglione 1 tre o quattro volte e comincio ad avere le gambe pesanti, la gola secca e la schiena a pezzi. L’età che avanza, mi viene da pensare. 

Trovo un varco e mi avvicino: mi accoglie con un gran sorriso Maria Grazia Beltrami, capo editor della casa editrice e mi presenta subito il direttore editoriale, Rita Angelelli che alla vista della videocamera mi dice: «Per carità!». E “Per carità” io ne sono ben contenta, perché mi piace il suono della tastiera ed è anche l’occasione per prendermi qualche riga e raccontare cosa c’è dietro i filmati montati, la scelta delle basi musicali rigorosamente senza copyright e la mission impossible di orientarmi con la cartina del Salone che mi hanno dato in dotazione.

Rita Angelelli è un vulcano di energia, inizia a parlare di Le Mezzelane con una luce negli occhi che ti fa venir voglia di star lì a chiacchierare tutto il giorno.

Che cos’è Le Mezzelane?

Le Mezzelane nasce tre anni fa in provincia di Ancona. Abbiamo iniziato un po’ per incoscienza in quattro persone: io, mia figlia, che è la titolare, Maria Grazia Beltrami e un grafico, Gaia Cicaloni. Intanto Maria Grazia e Gaia vivono a Berlino, quindi la nostra casa editrice sin da subito si è caratterizzata per esser sparsa nella Rete. Anche adesso che siamo 31 siamo geograficamente sparsi e così, naturalmente, la nostra sede è diventata proprio la Rete.

Di cosa vi occupate e quali sono i vostri cavalli di battaglia?

Ci occupiamo un po’ di tutta la narrativa, quello che ci interessa è la qualità del contenuto. Puntiamo molto sugli storici perché abbiamo dei bei titoli, il lavoro di revisione ci ha dimostrato che gli autori hanno fatto ricerca e sono stati precisi. Facciamo un grande lavoro per controllare a più riprese la qualità dei titoli che proponiamo, dalla revisione alla correzione di bozze, per finire con le copertine, che sono studiate a fondo. Ci teniamo a mantenere una nostra identità.

Parlaci di qualcuna delle collane di Le Mezzelane. 

Abbiamo due collane mensili, Live&Love, tipico romance, in formato piccolo e a piccolo prezzo (7,90 euro). Si tratta di storie ambientate prevalentemente in Italia – ci teniamo molto a questo – e non stereotipate. L’altra collana mensile è Black Moon Street, dedicata alla letteratura per ragazzi dai 10 ai 14 anni. 

[Interviene Maria Grazia Beltrami, la percezione è che qui tutti siano parte attiva del progetto Le Mezzelame, quasi fosse un’attività di famiglia] Abbiamo notato che esiste tanta letteratura per bambini, molta per Young Adults, ma pochissima per questa fascia di età e abbiamo voluto dare il nostro contributo in tal senso. 

Ci sono poi la collana dedicata al Teatro, Cōmōdia, e quella dedicata alla saggistica, che comprende anche manuali di scrittura creativa come Bodybuilding per scrittori, che su Amazon è diventato uno dei bestseller tra i manuali del genere. 

Ma ce ne sono ancora molte altre!

Sappiamo che siete molto attenti alla beneficienza… 

Ci occupiamo anche di beneficienza, è vero. Abbiamo fatto un esperimento di scrittura collettiva, 10 autori si sono riuniti e, a coppie, hanno scritto 5 racconti. I racconti sono confluiti in una raccolta i cui proventi andranno alla Fondazione Ospedale Salesi di Ancona, si tratta di un ospedale per i bambini. Le storie sono tutte divertenti e ambientate su una nave. Presenteremo questo libro il 20 giugno su una nave nel porto di Ancona!

C’è poi il concorso “La pelle non dimentica”, di cui abbiamo appena chiuso la terza edizione. È un concorso dedicato alla violenza di genere, i cui ricavati andranno all’Associazione Artemisia di Firenze, che supporta le donne e i bambini vittimi di violenza. 

Raccontateci un paio di nuove uscite.

Un libro che ci sta dando grandissime soddisfazioni è L’ombra del vero, di Carla Magnani. Poi abbiamo L’urlo del cigno muto – Riti vudù in una casa bene di Milano, di Rosaria Carfagno e Quando mi chiameranno uomo, di Francesca Mereu, una giornalista che racconta in questo libro l’orrore della segregazione dei neri negli Stati Uniti d’America [libro che recensiremo a breve] . 

Quante energie dedicate alla promozione dei vostri autori?

Tantissime! Siamo molto attivi sui social, Facebook… Instagram… Twitter… ma abbiamo anche un ufficio stampa che manda comunicati a raffica! [ride]  È per questo che ci sembra doveroso promuoverli con la giusta dedizione!

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