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7. Le leggende della tigre, di Nicolai Lilin

Già autore del celeberrimo L’educazione siberiana, uscito per Einaudi nel 2009 e trasposto cinematograficamente sotto la regia di Gabriele Salvatores, Nicolai Lilin è uscito da poco nelle librerie con il suo decimo romanzo dal titolo Le leggende della tigre (Einaudi, 131 pagine, prezzo di copertina 13 euro).

Siamo nuovamente in Siberia, Maxim e Aleksej sono due veterinari che decidono di affrontare la Taiga per raggiungere un cucciolo di tigre bianca rimasto orfano dei genitori. Mentre sono in cammino vengono però sorpresi da una bufera di neve alla quale non sono minimamente preparati: sarà solo grazie a un misterioso bambino che indica loro la strada verso un riparo di cacciatori che i due riusciranno a non soccombere alle forze della natura. Ad attenderli nella capanna troveranno Filaret, un omaccione dal cuore tenero e i modi gentili che, per tenerli occupati fino al termine della bufera, inizia a raccontare le storie della Taiga, quei miti tramandati di generazione in generazione che cercano di spiegare agli uomini la vita nella foresta siberiana.

«La Siberia è fatta di queste storie. Qui non esistono norme, regole, o altre forme di potere umano. L’unico potere è quello della natura: nelle nostre leggende è racchiusa l’essenza dell’anima siberiana.»

Le leggende della tigre si fa apprezzare per la dolcezza con cui vengono riportate le atmosfere estreme di un mondo ai confini della sopravvivenza umana, in cui la natura ha bisogno di essere spiegata più che altrove nella sua duplice natura di madre che dà la vita e giudice ultimo che la sottrae. L’uomo di fronte a questa meraviglia ha bisogno della narrazione, che diventa strumento essenziale di comprensione di un mondo altrimenti arbitrario. Gli elementi della natura racchiudono in sé molto più di quello che sembrano, e la mummia di una principessa tatuata diventa il corpo della più grande sciamana esistita, mentre la nota storia di Masha e Orso, nota in Italia per il celebre cartone animato, affonda in realtà le radici nella leggenda de La sposa dell’orso. 

L’autore

Nicolai Lilin (vero nome Nicolai Verjbitkii) è nato nel 1980 a Bender, in Transnistria. Dal 2004 vive in Italia e scrive in italiano. Tra le sue attività ricordiamo anche quella legata alla tradizione del disegno e della simbologia del tatuaggio siberiano.

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