Intervista ad Aboca Edizioni
a cura di Graziano Gala
Abbiamo intervistato Massimo Mercati, amministratore delegato di Aboca, fondatore di Aboca Edizioni e autore del libro L’impresa come sistema vivente, un saggio in cui mostra come l’osservazione e la comprensione del mondo naturale possa ispirare le aziende e guidarle verso una reale creazione di valore per la società e l’ambiente.
Quali sono i contenuti delle vostre pubblicazioni? C’è un filo narrativo che le tiene insieme?
C’è senz’altro un filo tematico ben preciso, le pubblicazioni di Aboca Edizioni trattano di salute e scienza, ecologia, ambiente, e più in generale affrontano con un approccio multidisciplinare e una visione sistemica il tema del rapporto tra uomo e natura. Lo facciamo proponendo saggi, testi di approfondimento o divulgativi, ma anche attraverso la narrativa. Nel caso della collana Il bosco degli scrittori grandi autori sono chiamati a raccontare una storia a partire da un albero, una pianta, un elemento vegetale.
Dal 2 luglio è presente in libreria Antonio Moresco con Canto degli alberi: potete dirci di più?
Antonio Moresco con il suo ultimo straordinario romanzo ci parla degli “alberi murati”, quelli che affondano le radici dentro i muri delle case degli uomini, che l’autore descrive come una nuova specie, come un crocevia tra più mondi (vegetale, minerale, umana). Ma lo sguardo si allarga via via sugli altri alberi e soprattutto su noi stessi, sugli umani. Durante la stesura del romanzo poi la pandemia ha caricato la narrazione di aspetti nuovi e di un senso ulteriore. Canto degli alberi è la risposta di uno dei più importanti scrittori italiani a questo trauma epocale, e un appello a compiere “un salto di piani e di specie e a dare vita a una metamorfosi”.
Sono in programma altre firme simili? Quali sono i progetti per l’anno in corso e per quello venturo?
Grazie al lavoro del nostro direttore editoriale, Antonio Riccardi, in questo 2020 il catalogo si arricchirà di opere di grande valore. Per quanto riguarda la collana di narrativa la prossima pubblicazione sarà quella di Federica Manzon, Bosco di confine. E tra le uscite imminenti abbiamo in arrivo un saggio firmato da Telmo Pievani e Mauro Varotto, intitolato Viaggio nell’Italia dell’Antropocene e il nuovo libro di Rachel Carson, che con il suo Primavera silenziosa fin dagli anni ’60 è stata una delle voci più autorevoli dell’ambientalismo mondiale. Esce in questi giorni anche Idee per rimandare la fine del mondo, un pamphlet di Ailton Krenak, leader indigeno del popolo Krenak, in Amazzonia. In arrivo anche il nuovo libro dell’economista Stefano Zamagni, padre italiano dell’Economia Civile, che si chiamerà Disuguali. In arrivo anche una nuova opera di Tiziano Fratus, oltre ad alcune grandi firme internazionali per la serie di saggi Human Ecology.
Quali obiettivi si pone Aboca Edizioni?
L’obiettivo è quello di far emergere una nuova visione culturale, e portare al grande pubblico temi che Aboca promuove da oltre 40 anni. L’azienda da sempre si occupa di ricercare nella complessità della natura soluzioni terapeutiche efficaci per la cura dell’uomo nel rispetto dell’ambiente, perciò alcune tematiche che oggi sono di stringente attualità – ricerca del bene comune, sostenibilità, salute dell’uomo e del pianeta – fanno parte costituzionalmente del DNA di Aboca. Oggi, di fronte a una crisi ambientale e politica di portata globale, questi temi entrano sempre più a far parte del dibattito pubblico. Aboca vuole essere una voce che queste cose le vive e le propone con competenza, coraggio e coerenza.
In che misura narrativa e letteratura possono contribuire ad una migliore realtà ambientale e di salute?
Per Aboca fare editoria è un modo per fare ricerca. Al pari della ricerca scientifica che portiamo avanti nei nostri laboratori, il nostro centro studi, il nostro museo e la casa editrice hanno il compito di indagare storie, idee e parole da far emergere. Nel caso specifico de Il bosco degli scrittori crediamo la sensibilità verso certe tematiche possa essere stimolata anche, e soprattutto, dalla forza narrativa. Aboca Edizioni pubblica testi di grandi autori con cui c’è una sintonia di pensiero, e spesso anche un’adesione valoriale e un progetto condiviso. I nostri autori di fatto sono ricercatori, ci aiutano ad arricchire la nostra visione. Come la biologia molecolare o l’analisi dei big data oggi ci permettono di comprendere la complessità della natura, la cultura umanistica – storica, filosofica, letteraria – ci consente di ampliare e condividere un nuovo pensiero ecologico. Non ha senso immaginare scienza e cultura come universi separati, anzi: è arrivato il momento di capire che solo una visione sistemica può permetterci di conciliare la salute dell’uomo e quella del pianeta.