Intervista a Nico Maldini – Libreria TRAME – Bologna

di Stefano Bonazzi

libreria-trame-logoChiedilo al librario oggi si sposta in una città a cui sono molto legato. Tra una passeggiata all’ombra dei portici e un bel piatto di tortellini fumanti, se passate da Bologna, non potete rinunciare a visitare una libreria storica: la mitica TRAME, gestita dalla simpaticissima Nico.

Situato in via Goito, a due passi dall’affollatissima (specialmente il sabato!) via Indipendenza, l’angolo di Nico è un piccolo, colorato, rifugio di pace e stimoli, non solo letterari. Da anni infatti, sulle pareti della libreria TRAME sono state esposte moltissime opere di fumettisti e fotografi che accompagnano con le loro suggestioni visive le numerosissime presentazioni che l’instancabile Nico organizza ogni settimana.

Esordienti e penne affermate, chiunque abbia brindato almeno una volta con un buon calice di Pignoletto e tarallucci all’interno dell’accogliente saletta interna, non può fare a meno di tornare… scopritela con me.

 

libreria-trame-fotoCiao Nico, tu ormai sei un punto di riferimento per la città, puoi raccontarci come hai iniziato la tua avventura?

Grazie per l’invito! Faccio la libraia dal 1990 e a Trame dal 2005. Vengo da studi misti, avventure all’estero, e lavori variegati, ma questo è il mio approdo. Trame è una piccola cooperativa, e nonostante le difficolta il sodalizio e l’amicizia con le mie socie resta un punto fermo, nonostante la libreria sia rimasta economicamente assai delicata. Al lavoro quotidiano sono rimasta io.

 

Qual è la tua clientela? Che cosa prediligono i tuoi lettori?

Bologna è una città speciale e privilegiata per un lavoro come il mio, una storica Università, un tessuto sociale vivace. Teatri e cinema e concerti, moltissime biblioteche pubbliche e da sempre il progetto “Nati per leggere” che forma nuovi lettori. Il pubblico di Trame è variegato come la città, famiglie, studenti, associazioni culturali e scuole con cui collaboro attivamente. Le richieste sono un terzo del lavoro, per il resto proponiamo una selezione di novità in tutti i settori.

 

So che sei una mente instancabile e ti occupi anche di progetti paralleli alla libreria (radio, rassegne, mostre…), puoi raccontarci qualcosa di più sulle tue passioni?

Come libreria collaboriamo in esterno con le biblioteche le scuole e le associazioni culturali fin dai primi tempi, l’anno scorso abbiamo superato i 200 incontri organizzati fra qui e fuori. Qualche mostra ci arricchisce le pareti, chiudiamo in questi giorni con le bellissime foto tratte dal set di “la grande Guerra” scattate da Mario Maffei, assistente di Mario Monicelli. E sabato 6 giugno parte la mostra di collages “Pezzettini” di Francesca Mazzucato.

Le mie passioni sono il cinema classico, e frequento e collaboro con la Cineteca e il Cineclub Bellinzona. Seguo moltissimo la musica dal vivo, prediligo il rock e il punk, ma non disdegno opera e concerti, vista la qualità della proposta offerta dai nostri teatri. La radio ho iniziato a praticarla da ragazza, collaborando con alcune radio in città e fuori. Da due anni mi sono gettata nell’avventura della web radio Neu radio, con un gruppo di amiche e amici agguerritissimi.

 

All’interno della tua libreria si sono avvicendati un sacco di scrittori, hai un aneddoto curioso o una presentazione in particolare che ti è rimasta in mente?

Con Gianluca Morozzi e Matteo Marchesini ci si vede di solito più volte all’anno essendo loro spesso i relatori degli incontri, e con Sergio Rotino, Lorenzo Mari e Luciano Mazziotta da anni accolgo i Paesaggi di poesia, mentre con Katia Brentani, editrice, da anni facciamo folli avventure ed eventi. Sono riconoscente per la ricchezza di storie e contenuti che mi hanno portato!

Mi hanno molto colpito due autrici ospitate lo scorso anno, una dall’Inghilterra, Katherine Rundel, elfica e spiccia, grande narratrice per l’infanzia e l’altra dall’Indonesia, Feby Indirani, con la sua parlata tranquilla e la sua antologia di racconti sulle donne musulmane, piena di ironia su una società in piena evoluzione e assai contraddittoria.

 

Che cosa può offrire una libreria indipendente ai propri clienti rispetto a una libreria di catena o a un colosso delle vendite on-line?

Una prorompente e a volte eccessiva personalità, ma anche un ascolto per le esigenze specifiche, un lavoro di cesello.

 

Qual è la parte più felice del tuo lavoro?

L’arrivo degli scatoloni di novità, non mi stancheranno mai!

 

E la più infelice?

La contabilità e le RiBa di fine mese.

 

Bologna è una città giovane, multiculturale e stimolante, che titoli consiglieresti (tre, massimo cinque) a un lettore che entra nella tua libreria?

Taniguchi e i suoi Quartieri lontani, Natalia Ginzburg e le sue Piccole virtù, la psichedelica Mary Poppins di Pamela Travers, il donnone Olive Kitteridge di Elisabeth Strout, Bianca Pitzorno e la Vita sessuale dei nostri antenati.

 

Prima di salutarci ti chiedo di scegliere tre aggettivi con cui descriveresti la tua libreria.

Vitale, ospitale, un po’ velleitaria 😉

 

Leggi anche – Chiedilo al libraio – Libreria Idrusa