Intervista a cura di Stefano Bonazzi
Amo i libri ma ancor di più amo le persone che ruotano attorno ai libri.
Amo le realtà che hanno voglia di prendere quel piccolo mondo di carta, colla, inchiostri e costruirvi attorno un secondo mondo, ancora più vasto, più luminoso, più colorato.
Amo chi ha coraggio, voglia di fare, creatività e passione, perché sono quegli stessi stimoli a dar vita alle storie che poi finiscono tra le nostre pagine.
È con un misto di gioia e onore che oggi voglio parlarvi del progetto Bibli-os’, una biblioteca per i bambini ricoverati al reparto Pediatria d’Urgenza del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna ma non solo… Bibli-os’ è molto di più!
Fermatevi qualche secondo per un caffè virtuale con noi, emozionatevi, sostenetelo, diffondetelo.
Ciao Ilaria! Ho letto sul vostro sito che siete attivi da più di undici anni ormai, com’è nata la vostra associazione?
Il progetto ha preso vita e spunto da altre realtà ed esperienze già consolidate in altre strutture ospedaliere della Toscana (l’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze) e dell’Emilia Romagna (la pediatria del Policlinico di Modena).
Spinta dalla mia passione per la letteratura per bambini, una sera del 2010 ho digitato sul computer “libri-bambini-letture-ospedale” e mi sono meravigliata come in una città come Bologna non ci fosse ancora nulla mentre in Toscana, per esempio, erano già operative più di 20 biblioteche ospedaliere inserite all’interno di determinate unità operative. Così sono andata a vedere cosa facevano e come funzionava il loro prestito dei libri. Devo ringraziare per questo Paola di Gioacchino e l’associazione Helios del Meyer, assieme a Maria Bayada della Fondazione Meyer e la responsabile della Biblioteca della strega Teodora di Modena, Rita Borghi perché ci hanno aperto le porte delle loro realtà, mettendoci in guardia anche sulle problematiche che avremmo dovuto affrontare.
Sempre sul vostro sito e sulla vostra pagina Facebook, ho visto che avete organizzato un’enorme quantità di iniziative, molto variegate anche per temi e attività, quali sono quelle più apprezzate dai ragazzi?
Dal 2010 ad oggi abbiamo fatto talmente tanti eventi e attività che quando riguardiamo tutte assieme gli annuari ci meravigliamo noi stesse di quanto fatto. Magari sono state piccole attività, gesti e incontri speciali dettati da delicatezza e tanta leggerezza, che infondevano nei piccoli un senso di accoglienza e di coccola.
Sono state molto apprezzate dai bimbi e dai genitori le nostre letture sul “Tappetone delle storie” in occasione della Festa del S. Orsola, svolte assieme ai bimbi in giardino, su grandi tappeti appoggiati sul bel prato adiacente all’ingresso del padiglione pediatrico oppure Halloween in pediatria, oppure ancora le letture a tema nella saletta Bibli-os’, intitolate “Avrò cura di te”, “Letture davanti all’acquario” (nel 2011 abbiamo portato un vero e proprio acquario in Unità Operativa con pesci dai mille colori e piante vive!), “Letture attorno al mondo” con i libri in lingua straniera…
Dal febbraio 2020 a causa delle restrizioni covid la nostra attività in pediatria è sospesa; ecco che allora abbiamo stretto un patto di collaborazione tra Comune di Bologna e l’associazione Equi-libristi e il Consorzio Arcolaio per la realizzazione di 3 biblioteche presso strutture di prima accoglienza. Quest’anno siamo riuscite a terminare l’allestimento della sala biblioteca alla struttura Battiferro, con grande gioia per i bambini accolti, circa una sessantina e ora stiamo aiutando un’altra realtà in zona Montagnola, a Bologna, ad ideare uno spaio biblioteca all’interno della sala giochi dei bambini.
In quanti siete oggi nell’associazione? Avete ruoli e mansioni diverse?
Oggi siamo circa 50 associati di cui una ventina anche volontari attivi.
C’è il gruppo dedicato all’ospedale, circa 6-8 volontarie che organizzano letture in unità operativa e servizio di prestito libri; il nuovo gruppo di 7 volontarie per le letture nel centro di prima accoglienza Battiferro appena le norme covid lo permetteranno; il gruppo di volontarie che si prendono cura delle book station di quartiere. Senza contare che in passato per la realizzazione delle feste e delle letture abbiamo avuto necessità di creare, ritagliare, sferruzzare… insomma c’è pure un gruppo insostituibile di “manine d’oro” che creano scenografie, piccoli doni, bomboniere, insomma tutto (o quasi) quanto a noi richiesto.
Ho letto che offrite anche un servizio biblioteca negli ospedali in cui operate, avete delle librerie che partecipano e vi supportano nell’iniziativa?
Il mondo delle librerie e in generale dell’editoria ci ha sempre sostenuto. Franco Cosimo Panini, Zanichelli, Pendragon, Babalibri, Emme edizioni, Salani, Mondadori, Giunti, Carthusia e tante altre… sono tantissime le case editrici che hanno partecipato in vari modi e misure e pure le librerie di catena e indipendenti, dove i bravi librai fanno ancora la differenza come per esempio le mie ex colleghe di Librerie Coop che ci tengono da parte i gadgets per i bimbi, Arturo Balostro di Mondadori o Libreria Cagliostro che ci sostiene con libri e fumetti. Anche bravissime illustratrici e scrittrici hanno donato a Bibli-os’. Il nostro logo, la pulcetta con la gamba ingessata e il bastone è stato un dono di Beatrice Alemagna nel 2010, quando abbiamo iniziato la nostra avventura. Non solo, giornalisti che dopo la loro intervista hanno donato la loro raccolta di fumetti o anche tanti genitori che post dimissioni dal reparto ci portano ancora oggi regali per la biblioteca. Ecco! È riduttivo un semplice elenco, possiamo dire che questo è un progetto veramente condiviso con il cuore da TUTTI quelli che ne vogliono fare parte.
Quali sono i libri più richiesti dai vostri piccoli lettori?
Abbiamo 1800 titoli con cui poterci sbizzarrire, anche se i libri preferiti dai bambini sono poi sempre gli stessi. Considerando che il nostro target primario è quello dei piccoli (0-6 anni) e piccolissimi (0-3 anni), i libri più prestati sono i cartonati e vanno tantissimo anche i libri sonori e i libri con cd di musica classica, molto cercati dalle mamme. Poi i libri di filastrocche e i titoli suggeriti dall’associazione nazionale Nati per Leggere. Salendo ancora con l’età si va sugli albi illustrati, un grande classico è Il ciuccio di Nina ma piace molto anche Cicciapelliccia. In generale vengono richiesti libri sulla vita quotidiana in cui i bambini si riconoscono, e quelli che favoriscono l’interazione tra mamma e figlio, come Morsicotti (Zoolibri). Negli ultimi anni abbiamo ampliato il catalogo con una donazione di libri dal tratto più scientifico, abbiamo constatato che se i ragazzi li possono sfogliare in tranquillità se ne appassionano in un secondo. Molto utili anche i Silent books, albi illustrati senza parole, dove il racconto si affida esclusivamente alle immagini, grazie alle quali riusciamo a superare anche le molte barriere linguistiche che incontriamo. L’onda di Suzy Lee è il nostro bestselller. La collana Apri gli occhi dell’editore Franco Cosimo Panini scritta da Stephane Frattini ha fatto letteralmente impazzire in pediatria; il suo best seller, Chi l’ha fatta viene tenuto anche in ambulatorio dagli operatori sanitari durante la visita medica.
Bibli-os’ è aperta a tutti?
Sì, chi ha voglia e piacere di entrare nel nostro mondo può contattarci su www.biblios.it oppure dalla pagina facebook o dalla pagina dell’associazione sul portale del Policlinico S. Orsola. Per fare letture e servizio di prestito in reparto non serve nessuna qualifica particolare, l’importante è essere empatici, amanti della lettura e avere tanta, tanta umiltà perché quello che portiamo lo facciamo in punta di piedi, per rispettare il momento che la famiglia del bimbo ricoverato sta vivendo. C’è un breve periodo di prova necessario per imparare il catalogo, le regole del reparto, conoscere i titoli che maggiormente piacciono e così via… insomma più che di un vero e proprio corso di formazione è un affiancamento … una volta che si inizia il turno da volontario è tale la gioia e quello che si riceve in cambio che non si torna più indietro.
In che modo possono sostenervi i nostri lettori?
Ci sono vari modi per sostenerci.
Innanzitutto, candidandosi a diventare volontari, aiutandoci così a svolgere le mansioni necessarie alla vita dell’associazione, prendendo parte ai progetti dedicandoci parte del proprio tempo libero.
È possibile anche contattarci per donare libri o per scambiare con noi idee e suggerimenti per una migliore riuscita del progetto.
Inoltre, per chi lo vorrà è possibile associarsi con una quota annuale di euro 10,00 da versare sul conto indicato sulla pagina web, oppure erogando una donazione liberale o indicandoci come ODV prescelta nella compilazione del 5×1000. Ci teniamo a precisare che le somme raccolte sono interamente utilizzate per i progetti e per l’allestimento delle biblioteche all’interno delle strutture ospedaliere e dei centri accoglienza, in quanto per nessun tipo di attività svolta dagli associati o dai volontari è prevista alcun tipo di retribuzione.
Chi ha piacere di essere contattato, conoscerci di più non ha che da scriverci a:
info@biblios.it, richiameremo quanto prima.