di Silvia Guberti
Continuiamo il nostro viaggio virtuale attraverso l’Italia per intervistare quei prodi, coraggiosi (o forse incoscienti) che portano avanti il mestiere di libraio indipendente: mestiere già difficile di suo a causa della concorrenza con le grandi catene e i colossi delle vendite on-line, che diventa ancor più difficile in questo momento storico.
Quest’oggi andiamo nel meraviglioso Sud, in particolare a Massafra, in provincia di Taranto, dove Salvatore Fuggiano ha deciso di aprire, ormai 15 anni fa, la propria attività. Stiamo parlando della Libreria Iman.
Hai aperto la tua libreria 15 anni fa. Prima che lavoro svolgevi?
Dopo la Laurea in Lingue e Letterature Straniere ho cominciato a insegnare inglese e spagnolo nelle scuole secondarie di primo grado, dando al contempo lezioni private. Poi c’è stata una virata, ho lasciato la scuola per lavorare nel mondo del turismo come guida per alcune note compagnie che si occupano di crociere. Sentivo però che volevo qualcosa di più, così ho ripreso la mai sopita passione per i libri, sono tornato al mio paese (Massafra appunto) e ho aperto la mia libreria.
Perché hai deciso di fare questo passo?
Aprire una libreria è il sogno di molti forti lettori. Per quanto mi riguarda si è trattato della naturale conseguenza della mia passione personale per il settore librario; inoltre, da lettore, sentivo la mancanza di una vera e propria libreria nella mia città e volevo creare un luogo che fosse punto di incontro, di socializzazione e di iniziative culturali.
Di sola vendita di libri vive l’uomo?
La passione per i libri sostiene lo sforzo, ma bisogna fare i conti con tanti aspetti legati all’economia, perché una libreria è soprattutto un’azienda.
Ci vuole, sì, tanta passione ma anche un’idea giusta, originale e che sappia attirare la clientela; quello che più serve, secondo me, è tenere gli occhi aperti sulle nuove tendenze del settore, così da poter offrire quel qualcosa in più che convinca i clienti a tornare. Io ho creato un “angolo svago” in cui le persone possono venire per accedere a Internet, per lavorare… è un modo per integrare il guadagno che si ha dalla vendita dei libri, i quali comunque non possono certo perdere il ruolo di protagonisti, altrimenti la libreria si trasformerebbe in altro, con tutte le conseguenze che questo comporterebbe. E poi è importante saper coccolare i propri clienti.
Qual è la tua clientela? Che cosa prediligono i tuoi lettori?
Ho una clientela vasta e affezionata: dai bimbi con genitori, ai teenagers, agli adulti: soprattutto donne, che sono le più grandi lettrici. Si legge un po’ di tutto, ma i generi più richiesti sono soprattutto thriller e romanzi rosa. E poi tanti libri per i più piccoli.
Cosa si può fare, a tuo parere, per invogliare i bambini alla lettura?
Nella mia modesta esperienza ho capito che quando i bambini non iniziano a leggere sin dalla tenera età possono essere meno portati a farlo quando crescono, vedendo la lettura come un’attività pesante e noiosa. Non credo esista un metodo assoluto per invogliare i bimbi a leggere, ma sicuramente ci sono dei trucchi – anche semplici – per avvicinarli ai libri. Quello che credo sia più efficace è di mostrare il piacere di leggere: la lettura è come il cibo, o come un ballo, uno sport: esistono tante opzioni, tante possibilità, tante scelte. Non è sempre necessario scegliere per i bambini libri che hanno a che fare con la scuola e gli impegni dell’anno trascorso sui banchi. È importante iniziare con qualcosa di divertente: solo così un bimbo si appassionerà alla lettura. I grandi classici c’è poi tutto il tempo di leggerli più in là!
Che cosa può offrire una libreria indipendente ai propri clienti rispetto a una libreria di catena o a un colosso delle vendite on-line?
La libreria indipendente, rispetto alla grande distribuzione, offre coccole, dispensa consigli… C’è la possibilità di confrontarsi sulle letture e considerare il cliente come un amico e non come un numero, dandogli tutte le attenzioni possibili.
Cosa pensi della legge sull’editoria e il sostegno alla lettura recentemente approvata in Senato?
Sono molto soddisfatto della recente legge: finalmente non ci sarà più quella concorrenza “sleale” dei grandi colossi che vendono di tutto.
Cinque titoli che proprio non possono mancare nella libreria di un bibliofilo.
L’ombra del Vento di Ruiz Zafón
Il ritratto di Dorian Grey di Oscar Wilde
Siddharta di Hermann Hesse
Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry
e naturalmente i miei: Una ferita aperta e Spasmo. 🙂